Appalti del Comune di Firenze: Fp Cgil Firenze lancia un appello ai candidati e alle candidate alle elezioni amministrative per il miglioramento delle condizioni di chi lavora nelle cooperative sociali. “Il nostro obiettivo rimane sempre: stesso lavoro, stessi diritti e stesso salario”
A poco più di due settimane dal voto, e dopo l’importante firma del protocollo appalti tra Comune di Firenze e Sindacati, di martedì scorso, rivolgiamo un appello, come Fp Cgil Firenze, ai candidati alle prossime elezioni amministrative rispetto alla situazione lavorativa dei tanti dipendenti delle cooperative sociali impiegati in importanti servizi comunali.
Riportiamo di seguito alcuni di questi importanti servizi comunali appaltati dove viene applicato il Contratto nazionale delle Cooperative Sociali: asili nido, scuole infanzia, assistenza educativa scolastica, centri alfabetizzazione, assistenza educativa domiciliare, pre e post scuola, educativa di strada, centri estivi, centri socio educativi per disabili, centri giovani, assistenza domiciliare, albergo popolare, operatori di strada, centri diurni per persone in svantaggio e senza fissa dimora, centri diurni per anziani, comunità per minori non accompagnati ecc.
Si tratta di un patrimonio umano di più di mille persone, soprattutto educatori ed operatori, che con professionalità ogni giorno lavorano sul territorio fiorentino.
Questo documento vuole essere uno stimolo ed un impegno a chi amministrerà il Comune per migliorare la situazione di chi ci lavora e quindi dei servizi, partendo dal tema del rapporto di lavoro e delle retribuzioni.
Gestione diretta, in house o appalto?
L’ultimo rinnovo del Ccnl cooperative sociali ha sicuramente diminuito il gap tra le retribuzioni di chi lavora alle dipendenze del comune e chi lavora alle dipendenze cooperative con l’aumento del 12% delle retribuzioni dei dipendenti di quest’ultime, ma rimangono ancora differenze importanti da colmare.
Come migliorare?
L’attuale Amministrazione ha fatto scelte significative rispetto alla gestione diretta di nuovi servizi (il nuovo nido il Gigante Gentile), le biblioteche (concorsi per istruttori e funzionari bibliotecari) oppure la gestione delle mense reinternalizzando con Qualità e Servizi (società partecipata del Comune).
Percorsi virtuosi che danno miglior retribuzioni (applicazione di ccnl migliori) e garanzie rispetto al rapporto di lavoro (no cambi di appalto) ma che devono essere costruiti correttamente in modo da permettere a chi attualmente, ci lavora di poterlo continuare a fare anche nella gestione diretta o in house (riconoscere l’anzianità lavorativa in appalto in caso di concorso per essere assunto).
Siamo convinti che con una seria programmazione in pochi anni alcuni servizi potrebbero andare nella direzione di essere reinternalizzati, come la scuola dell’infanzia (97 insegnanti), o gestiti con società partecipate, come ad esempio i centri di alfabetizzazione (servizio di eccellenza che impegna circa 35 persone tra facilitatori linguistici e mediatori culturali).
Sappiamo bene che ad oggi non è possibile per un Comune reinternalizzare (o internalizzare, visto che molti servizi nascono in appalto) tutti i servizi appaltati a causa dei limiti sulla spesa assunzionale degli enti pubblici, motivo per il quale rivendichiamo un Piano straordinario di assunzioni nella PA.
Come sappiamo che alcuni servizi possono essere gestiti solo da specifiche professionalità formatesi nella cooperazione sociale.
Ma anche nella gestione in appalto è necessario fare un passo in avanti nel modo in cui vengono pensati i capitolati di gare e banditi gli appalti. Grazie all’accordo sugli Appalti la nuova amministrazione avrà un potente strumento per premiare effettivamente il progetto e non il ribasso economico, garantire con clausole sociali la continuità lavorativa in caso di cambio di appalto e pretendere il rispetto della retribuzione e della parte normativa del contratto di riferimento per quella tipologia di servizio.
Come la corretta applicazione del ccnl cooperative sociali negli inquadramenti così da applicare, ad esempio, a tutti gli educatori livello D2.
E poi la questione salariale, sia per le figure inquadrate come operatori nelle cooperative sociali alle quali garantire con la contrattazione un salario orario più alto, (più di 150 persone nei servizi comunali hanno retribuzioni orarie sotto i 9 euro), ma anche per la totalità dei lavoratori in appalto per i quali il nostro obbiettivo rimane sempre: stesso lavoro, stessi diritti e stesso salario.
Crediamo che la prossima giunta e il prossimo consiglio comunale possano fare un importante lavoro per migliorare la situazione dei tanti lavoratori e lavoratrici dei servizi appaltati, continuando con le internalizzazioni, utilizzando gli strumenti previsti dagli accordi per fare giusti appalti ed investendo risorse sul proprio personale e su tutti coloro che garantiscono il servizio pubblico pur dipendenti di cooperative sociali.
Come FP CGIL ci siamo, pronti ad un confronto con le nostre proposte sui singoli servizi frutto di anni di attività sindacale con i lavoratori e le lavoratrici nostri iscritti impegnati negli appalti.
Firmato: Fp Cgil Firenze