Ennesimo episodio di violenza al Distretto di Rozzalupi che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine. La #Fpcgil denuncia: “Questa situazione non è più tollerabile”

 Sono diventati uno stillicidio quotidiano gli episodi di aggressione verbale e fisica nei confronti del personale amministrativo addetto ai servizi di Front Office del Presidio USL di Rozzalupi. 

“L’ultimo episodio verificatosi alla fine della scorsa settimana è emblematico”, dichiara Simone Baldacci Coordinatore FP CGIL USL Toscana centro, “è stato necessario l’intervento delle forze dell’ordine per placare la violenta aggressione verbale di una cittadina e del suo compagno, che rifiutavano di presentare i documenti richiesti dalla normativa vigente per registrarsi all’anagrafe sanitaria e avere diritto all’assistenza sanitaria per tutta la famiglia”. 

“Le due persone”, continua Baldacci”, per circa un’ora, il tempo necessario perché intervenisse una pattuglia del 112, hanno bloccato le attività amministrative del Distretto, impedendo alle addette USL di continuare a svolgere il loro lavoro e di chiamare le tante persone in attesa di una prestazione, continuando a inveire e a insultare le lavoratrici presenti, accusandole di essere incapaci di fare il loro lavoro”. 

La mancanza di un servizio di vigilanza in tutti Presidi amministrativi della USL della zona empolese valdelsa, e più in generale in tutta la USL Toscana Centro, fa sì che un numero sempre maggiore di utenti si senta in diritto di inveire e minacciare il personale presente ogni qualvolta creda di essere vittima di un adempimento burocratico poco comprensibile. 

“Le normative vigenti richiedono spesso una quantità inverosimile di documenti da presentare”, dichiara Sabrina Leto, Segretaria con delega alla sanità della FP CGIL Firenze, “soprattutto se si tratta di cittadini stranieri, e questo complica molto le cose, considerata anche la mancanza di un servizio attivo di mediazione culturale, capace di superare le barriere linguistiche fra gli operatori e i tanti cittadini stranieri che si presentano ai nostri sportelli”. 

I locali vetusti del Distretto di Rozzalupi sono davanti agli occhi di tutti, un Presidio che sta letteralmente cadendo a pezzi, i cui locali dedicati alle attività amministrative di Front Office sono angusti e poco accoglienti ed è impossibile erogare le delicate prestazioni burocratiche sanitarie nel rispetto della privacy dovuta ai tanti cittadini che si presentano tutti i giorni. 

“Nessuna cifra è stata stanziata per la ristrutturazione e l’adeguamento di questo Distretto che serve Empoli e la vicina Sovigliana”, dichiara Baldacci, “la situazione sta diventando ingovernabile e i cittadini stanno subendo un disservizio sulla loro pelle senza che nessuna Istituzione se ne preoccupi”. 

“La mancata attuazione delle norme legislative anti-violenza varate da tempo”, replica Leto, “espone i lavoratori a episodi di violenza che provocano, nella migliore delle ipotesi, gravi choc emotivi agli operatori, per questo chiediamo che l’Azienda non solo applichi il prima possibile servizi di vigilanza, ma si adoperi per fornire servizi di supporto psicologico ai lavoratori vittime di questi episodi e agisca nelle opportune sedi legali per colpire gli autori di questi disdicevoli episodi”. 

Se non saranno attuate pienamente le normative vigenti in materia di tutela degli atti di violenza sul lavoro e non saranno avviati al più presto lavori di adeguamento dei locali del Distretto di Rozzalupi, e più in generale dei Distretti del territorio dell’empolese valdelsa, la FP CGIL è pronta non solo a denunciare l’Azienda sanitaria nelle sedi più opportune, ma attuerà tutte le forme di mobilitazione e di protesta del personale.