Over 40 non ammesse a concorso per educatore al nido: il Tar accoglie il ricorso Fp Cgil contro il bando dei Comuni di Sesto e Campi Bisenzio (il Comune di Scandicci si è riservato di attingere dalle graduatorie). “Era atto discriminatorio, ora si riammettano le ricorrenti”

Lo scorso 5 settembre è uscito un concorso per Educatore di asilo nido bandito dai Comuni di Sesto Fiorentino e Campi Bisenzio (6 posti, scadenza il 5 ottobre, il Comune di Scandicci si è riservato di attingere dalle graduatorie); tra i requisiti per partecipare c’era quello di non aver compiuto 40 anni. Per la Fp Cgil questo parametro era da considerarsi discriminatorio e quindi, insieme a 11 lavoratrici (che avrebbero voluto partecipare ma non hanno potuto in quanto over 40) e allo Studio Montini, ha fatto ricorso d’urgenza al Tar della Toscana contro i tre Comuni. Il Tar ha accolto il ricorso, rimandando la trattazione al 21 marzo. “Sono state ritenute fondate le ragioni delle lavoratrici con età superiore ai 40 anni compiuti che erano state escluse dal concorso, perché il limite di età è lesivo del principio di proporzionalità. Ora chiediamo alle tre amministrazioni comunali di ammettere le ricorrenti a espletare il concorso in attesa della sentenza definitiva, nell’interesse del servizio e di tutte le aspiranti educatrici e educatori coinvolti”, dice la Fp Cgil.); tra i requisiti per partecipare c’era quello di non aver compiuto 40 anni. Per la Fp Cgil questo parametro era da considerarsi discriminatorio e quindi, insieme a 11 lavoratrici (che avrebbero voluto partecipare ma non hanno potuto in quanto over 40) e allo Studio Montini, ha fatto ricorso d’urgenza al Tar della Toscana contro i tre Comuni. Il Tar ha accolto il ricorso, rimandando la trattazione al 21 marzo. “Sono state ritenute fondate le ragioni delle lavoratrici con età superiore ai 40 anni compiuti che erano state escluse dal concorso, perché il limite di età è lesivo del principio di proporzionalità. Ora chiediamo alle tre amministrazioni comunali di ammettere le ricorrenti a espletare il concorso in attesa della sentenza definitiva, nell’interesse del servizio e di tutte le aspiranti educatrici e educatori coinvolti”, dice la Fp Cgil.

 

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